Sono numerosi gli amanti dell’attività fitness che riscontrano difficoltà ad affrontare lo sforzo fisico durante i periodi caldi dell’anno. La voglia di recarsi in palestra cala notevolmente, ma allo stesso tempo fare attività outdoor risulta dispersivo e l’atleta non è soddisfatto appieno. Questo è probabilmente dovuto al fatto che gli attrezzi e l’ambiente della sala pesi rappresentano la zona di comfort dell’amatore, che non si sente pronto o sufficientemente preparato ad affrontare esercizi a corpo libero outdoor senza una guida. Ha ormai imparato ad eseguire esercizi specifici che gli permettono di vedere risultati sul proprio corpo e la curiosità di approcciarsi ad un altro tipo di allenamento non è abbastanza alta.

Quali soluzioni fitness esistono, dunque, per combattere il caldo torrido ed umido della città durante l’estate?

Tra le tantissime attività alle quali si può accedere sicuramente l’acquacycling e l’acquaspinning, che sfruttano l’utilizzo del loro attrezzo, l’Hydrobike, che equivale alla spin bike dello spinning classico, rappresentano una scelta ottimale ed efficace. L’attività che ha fatto da pioniere alle suddette ed a numerose altre è sicuramente l’acquagym o water aerobics, che vede il suo massimo sviluppo negli anni 80/90. A differenza di quest’ultima, fare “spinning in acqua” è un modo efficace di sollecitare il metabolismo aerobico coinvolgendo anche gli arti superiori e sfruttando la microgravità dovuta all’acqua.

Come molte attività fitness che vengono svolte in acqua, l’acquaspinning è suggerito alle persone anziane o sovrappeso, ma anche a chi ha subito, ad esempio, traumi alla schiena. L’Hydrobike è un attrezzo che si adatta alle necessità di chi lo usa: è possibile, infatti, modificare le prese per amplificare l’intensità del lavoro, regolarne l’altezza a seconda del livello dell’acqua al quale abbiamo intenzione di allenarci o, come per le normali spin bike, regolare l’intensità della pedalata per poter bruciare più calorie ed implementare il lavoro cardio vascolare.